Nuovo buono postale con interesse al 6%: ecco come funziona

Notevole ripresa di interesse per il buono postale, da sempre disponibile e recentemente riadattato in diverse versioni anche per fronteggiare una competizione sempre più agguerrita tra i vari strumenti di investimento e profitto. Diverse fonti mettono in risalto alcune tipologie di buoni particolarmente vantaggiose come percentuale di “profitto”.

Per correttezza è necessario considerare tutte le questioni relative ai buoni postali, dei beni che beneficiano di una garanzia statale e che sono ormai disponibili in vari formati; come ogni strumento di questo tipo, sussistono vantaggi e svantaggi di un sistema che è comunque molto datato e collaudato.

Come funziona il buono postale nella sua accezione e concezione più attuale? La struttura è rimasta la stessa rispetto al passato, ma il mondo del risparmio postale è in evoluzione da diversi anni e l’anno corrente potrebbe essere quello giusto per optare proprio per un buono postale da destinare al proprio denaro.

Cosa sono i buoni postali

Come funzionano i buoni postali? Si tratta di veri e propri strumenti di natura finanziaria che agiscono come elementi di investimento, sfruttando il concetto di obbligazione, quindi un titolo di credito. Possono essere associati a praticamente qualsiasi somma di denaro da parte di un cliente a partire da un importo minimo, pari a 50 euro.

I buoni postali, come altre forme di risparmio postale, sono gestiti e garantiti dallo stato tramite la Cassa depositi e prestiti, e sebbene in passato fosse più evidente come un buono postale potesse diventare vantaggioso generando solidi interessi, oggi l’offerta, molto più diversificata rispetto al passato, può essere molto interessante.

È possibile aprire, gestire e quindi controllare il buono direttamente presso gli uffici postali abilitati sul territorio seguendo lo schema tradizionale, ma anche scegliere di farlo in modo autonomo con la forma dematerializzata, che garantisce la medesima quantità di azioni e gestione con il proprio smartphone associato, dotato dell’app Banco Posta.

Come funzionano i buoni postali

Garantiscono, come altre obbligazioni, dei rendimenti concepiti su base annuale, che sono calcolati in base a cedole ogni 6 mesi; rispetto ai BTP, garantiscono un rendimento fisso e costante fino alla scadenza del buono, con delle possibilità diverse a seconda della categoria del prodotto di ottenere un rimborso in ogni periodo di tempo.

Ad esempio, il Buono postale ordinario garantisce un rendimento annuo lordo (vanno applicate le imposte, come vedremo più avanti) pari al 3% sulle somme versate/depositate, ogni 3 anni fino alla scadenza (che è di 20 anni) con la possibilità di chiedere il rimborso a scelta del capitale investito; dopo 12 mesi dall’apertura viene anche attribuita la presenza degli interessi.

Altre forme come il Buono 3×4 mantiene il rendimento in percentuale pari al 3%, ma dura 12 anni, mantenendo il sistema del buono ordinario, come la possibilità di riscattarlo ogni 3 anni. Rispetto a quello ordinario, però, gli interessi sono acquisibili solo a partire dal terzo anno dall’apertura, rispetto al singolo del buono ordinario postale.

Il buono più conveniente

Sul web si parla molto di un buono che garantisce un rendimento pari al 7%. Questo è stato effettivamente tra le varietà disponibili da parte dell’ufficio postale, ma solo a titolo temporaneo, fino al 2012. Si trattava di un buono postale a scadenza breve, che garantiva effettivamente un apporto di interessi e quindi rendimento molto elevato.

Ad oggi, però, non è più disponibile; esiste però il buono dedicato ai minori che mantiene una grande diffusione perché permette un capitale di rendimento pari al 5%, ed è associabile a qualsiasi minore, parente o meno. Il buono per i minori continua a generare interessi di questo ambito percentuale fino alla scadenza, legata all’arrivo della maggiore età del minore.

Può essere aperto e gestito allo stesso modo di tutti gli altri; l’apertura è possibile fino all’età del minore massima di 16 anni e mezzo. Attualmente è proprio questo il buono postale più conveniente in termini di tassi di guadagno; esistono poi forme di buoni più immediate e dalla scadenza meno prolungata come il buono 4 anni plus con rendimento pari al 1,25%.

Tassazione e costi

I buoni postali non presentano alcun costo di gestione, di apertura o di chiusura; va considerata però la questione delle imposte, che per tutti gli elementi postali sono tassati in forma agevolata, pari a 12,5%. Questo calcolo va espresso solo in merito ai rendimenti e non sulle somme versate inizialmente, ed è valido per tutti gli strumenti di guadagno postale.

Attraverso il portale delle Poste Italiane concepito apposta per la scelta e la simulazione dei rendimenti è possibile avere una visione effettiva nel corso del tempo, fino alla scadenza del singolo buono. Basta collegarsi al sito di poste italiane e direzionarsi verso la categoria del portale dedicata ai buoni fruttiferi postali.

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