L’arbusto resistente che pochi conoscono ma tutti vorrebbero: fioriture profumate anche con il gelo!

Avere un arbusto in giardino, è sempre una scelta ottimale. Non sono dal punto di vista estetico, ma anche per una questione pratica. E’ un ottimo elemento, che ha una bella forma. E che tra le altre cose, dura anche nel tempo. E si può accostare, a molte altre piante. E poi, anche prendersene cura, è facile.

Quale arbusto va bene per il giardino?

La struttura di un arbusto, è unica. Una caratteristica, che non gli manca mai, è quella di essere molto resistente, e facile da curare. Il lauroceraso, tanto per fare un esempio, è perfetto. Sono delle piante molto comuni, che aiutano lo sviluppo dei fiori, e delle siepi. E sono apprezzati, anche per una intensa fioritura.

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In linea di massima, sono delle piante perenni. Che hanno una ottima resistenza, e che non mutano nel loro aspetto. Nemmeno, con il passare delle stagioni. E inoltre, si tratta di una categoria di piante, che è conosciuta, per essere molto decorativa. E che permette lo sviluppo di siepi e di sezioni divisorie.

Tra le tante che possiamo esaminare, e che portano ai risultati che abbiamo fino a poco prima indicato. Oggi ne andiamo ad analizzare, una in particolare: molto diffusa, e tra le altre conosciuta da tante persone. In alcune zone dell’Italia, la sua coltivazione, è normale. Ma di che cosa stiamo parlando?

Ginepro: cosa sappiamo della sua natura?

Il ginepro è un insieme di piante: si parla di una famiglia davvero molto vasta. Presente nella flora mediterranea. E tra le altre cose, molto comune, tra gli alberi e anche gli arbusti. Vista la sua forma, si può concepire, come una pianta da coltivare in vaso, ma anche in giardino, e all’esterno.

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E’ presente sia in Europa, che in Asia e in America. E tra le altre cose, molto spesso, è associata a delle culture che non sono molto positive. Infatti, ci sono dei luoghi, in cui, il ginepro, è accostato ai funerali. Mentre, in altre zone, ha un significato del tutto benefico, e al tempo stesso salvifico.

Ad ogni modo, il ginepro, ha dei fiori e delle bacche di una colorazione rossa e delicata. E’ commestibile, e quello che lo rende unico, è la presenza di tante varietà. Le bacche, tra le altre cose, sono anche usate, come condimento e anche in erboristeria, per la creazione di creme.

Ginepro: quali sono i pro

Tra le caratteristiche, positive, che ci sono da prendere in considerazione, ci sta la grande resistenza agli sbalzi di temperatura. E’ una pianta, che ama il sole a pieno, anche quello molto forte. Ma riesce, a resistere anche alla mezza ombra. In primavera, poi, ha sempre bisogno di luce, anche se resiste all’inverno.

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Ha una struttura, che gli permette di potere stare bene, anche quando le temperature arrivano sotto lo zero. Poi, quando è immerso nella natura, preferisce sempre dei luoghi, in cui ci sta una buona circolazione di vento. Anche, se sempre in forma moderata, e senza esagerazione. In Italia, si trova spesso sulle coste.

Gli esperti del settore, spiegano che in Ginepro va innestato per mezzo di una pianta molto giovane. Che non deve, ma essere più alta, di 40 o 45 centimetri. E’ un modo, per cercare, di farla sempre integrare dentro il suo habitat. In primavera, il Ginepro, si può mettere a dimora, senza nessun problema.

Terreno e irrigazione

Se parliamo del terreno, la cosa importante da sapere, è che per la maggior parte delle varietà, non serve un terriccio specifico. La cosa migliore, è di usarne uno sabbioso, drenante, con il ph medio. A questo, aggiungere, solo una buona concimazione, prima di fare l’innesto. Per stare tranquilli, e non avere problemi.

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Il Ginepro resiste alla siccità. E tra le altre cose, è una specie che riesce a combattere, anche molto bene, quelli che sono i ristagni. In estate, la cosa migliore da fare, è quella di bagnarla, anche più di una volta a settimana. Per non rischiare, di perderla, per via del troppo caldo.

In inverno, quando le temperature sono rigide, il Ginepro si deve irrigare, solo un paio di volte al mese. E ci si deve ricordare, di procedere all’innaffiatura, di solo la parte inferiore della pianta. Senza bagnare, anche le infiorescenze. La fioritura avviene in primavera, ma anche nel corso dell’estate.

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