Dunque, parliamo del cavolfiore, che in fondo è una di quelle verdure che più o meno tutti conoscono, magari non lo adorano, ma alla fine lo consumano perché, insomma, fa bene e si adatta a molte preparazioni. Ed è anche curioso, sembra un fiore ma non lo è, è una sorta di cavolo con l’aspetto di un’infiorescenza densa.
In sintesi, una cosa che se non la conosci potresti pensare sia un prodotto di laboratorio, ma invece no, è una verdura molto naturale e la trovi praticamente ovunque. In Italia ne coltiviamo parecchio, siamo il quarto produttore mondiale, ed è disponibile da inizio inverno a metà primavera.
Quindi molti mesi in cui puoi divertirti a cucinarlo in tanti modi. La cosa positiva è che fa molto bene, è ricco di vitamine, minerali, è anche depurativo, favorisce il metabolismo e altro ancora. Ovviamente, ha quel problema che quando lo cucini emana un certo odore, ma c’è chi suggerisce di aggiungere un pezzo di pane nella pentola o un po’ di aceto per attenuare l’odore.
Le varietà di cavolfiore
E comunque non esiste solo bianco, anche se è il più comune, ci sono anche le varianti colorate, come viola, verde, arancione. E non è che li colorano artificialmente, è tutto naturale, anzi ogni colore ha le sue specifiche proprietà. Il viola, ad esempio, è ricco di antiossidanti, quello verde ha molta clorofilla e quello arancione è una fonte di betacarotene.
In definitiva, se vuoi far mangiare le verdure ai bambini senza troppe storie, un bel cavolfiore colorato può essere la soluzione. Dal punto di vista nutrizionale, è ottimo, perché ha solo 25 calorie per 100 grammi, quindi è ideale se vuoi mantenerti leggero. È ricco di flavonoidi e antociani, che contrastano i radicali liberi,
Inoltre contiene molto potassio, calcio, magnesio, ferro e fosforo, quindi fa bene alle ossa e alla pressione. E non dimentichiamo la vitamina C, la K e l’acido folico, che lo rendono perfetto anche per chi segue diete vegane o vegetariane. L’unico inconveniente? Se ne mangi troppo, può causare qualche disturbo allo stomaco a causa dei gas intestinali… quindi meglio non esagerare.
Come conservare e cucinare il cavolfiore
Quando lo acquisti, fai attenzione che sia ben sodo, senza macchie marroni o nere, perché se è molle o ha foglie danneggiate significa che non è fresco. Una volta a casa, puoi conservarlo in frigorifero per 5-6 giorni nel cassetto delle verdure, ma fai attenzione all’umidità che lo fa deteriorare più velocemente.
E se lo cucini e ne avanza, puoi riporlo in un contenitore ermetico e conservarlo in frigo per un paio di giorni, ma non di più perché poi l’odore diventa troppo forte. Bene, ma come si cucina? Beh, le possibilità sono infinite. Il modo più semplice è lessarlo: metti l’acqua salata, aggiungi magari limone o aceto per ridurre l’odore, e lo fai cuocere per 20-25 minuti.
Oppure lo cuoci al vapore, che è ancora meglio perché conserva più nutrienti. Se invece vuoi qualcosa di più gustoso, c’è la versione al forno: tagli le cimette, le disponi su una teglia con olio, sale, pepe e magari pangrattato e parmigiano, e inforni a 180° per un quarto d’ora. Ma non finisce qui, perché il cavolfiore è molto versatile.
Una ricetta da chef
Puoi usarlo per preparare quiche, soufflé, sformati, condire la pasta (ad esempio con le acciughe è ottimo), e anche come base per la pizza, sì, hai capito bene, la pizza di cavolfiore è una realtà e anche molto buona, oltre che leggera e senza glutine. E poi ci sono le vellutate, che sono perfette nelle giornate fredde.
Un’idea originale? Cavolfiore, latte di cocco e zenzero, esotico e saporito. E poi ci sono le ricette degli chef, che riescono sempre a trasformare anche il cavolfiore in un piatto da ristorante stellato. Ad esempio, i fratelli Manzoni lo servono con nocciole e acciughe, una combinazione inaspettata ma a quanto pare deliziosa.
Oppure c’è chi lo abbina all’astice, ai capperi e al limone per un piatto che sa di mare e di terra allo stesso tempo. E che dire del risotto con cavolfiore, zafferano e noci? Piacere puro. Insomma, il cavolfiore è una verdura sottovalutata ma che in realtà è una risorsa preziosa in cucina.
Non perderti il cavolfiore
E poi ha anche una storia curiosa: lo sapevi che, nella tradizione popolare, si dice che i bambini nascano sotto i cavoli? In realtà, più che i cavoli normali, sarebbe proprio il cavolfiore, perché ha un ciclo di crescita di nove mesi, come una gravidanza. Quindi alla fine non è solo una verdura, ma è molto di più!
Parliamo di un alimento che è anche un simbolo di fertilità. Chi l’avrebbe mai detto, eh? Comunque, se ancora non ti piace, forse devi solo trovare la ricetta giusta, perché tra sformati, vellutate, gratin, paste e pizze di cavolfiore, è impossibile non trovare qualcosa che ti soddisfi. Prova, poi fammi sapere!